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la chiesa del carmine

NORMA


























LA CHIESA DEL CARMINE O CHIESA NUOVA





STORIA DELLA CHIESA DEL CARMINE O CHIESA NUOVA


Una volta il paese finiva all'odierna piazza Roma con la Porta Maggiore (Taloccio) che si chiudeva in tempo di pericolo.

Un'altra porta più piccola (Porticina) era aperta sulla strada detta delle Svolte verso Bassiano.

Il Borgo, come dice la parola, era un'appendice del paese, quasi una frazione che si andava ingrandendo.

Quando Pio IX aprì la strada "ROMANA" che collegava il paese con l'Appia, il Borgo prese un notevole sviluppo.

Per fornire all'assistenza spirituale alle case vicine, si pensò di ampliare la piccola cappella che era dedicata alla Madonna del Carmine situata in fondo al Corso.

Secondo notizie del passato la Chiesa Nuova ha avuto due fondazioni, Il Signor Arcangelo Cappelletti aveva costruito una cappella dedicata alla Madonna del Carmine; ma vedendola troppo piccola ebbe idea di ingrandirla e di metterla sotto la giurisdizione di un Istituto Romano.

Fece domanda alla Confraternita della Buona Morte di Roma perché ne autorizzasse i lavori e istituisse a Norma una sua Filiale.

Arcangelo Cappelletti s'impegnava alla manutenzione interna ed esterna della Chiesa, alla fornitura dei sacri arredi e a morte sua di dotarla di una rendita fissa.

A questa domanda del Cappelletti rispose la Confraternita Romana il 6 agosto 1816 attraverso il Cardinale Mattei, Vescovo di Ostia e Velletri.

"
Si accorda all'oratore la facoltà di accrescere e ingrandire la cappella già fabbricata del proprio nel Borgo di detta terra onde donarla poi in uso alla Ven. Confraternita della Morte per esercitarvi gli atti di religione propri della medesima a condizione per altro che quanto prima si obbliga legalmente di mantenere detta cappella di tutto l'occorrente sua vita natural durante e lasciarle dopo la di lui morte un fondo o una rendita certa per dote perpetua della medesima, proporzionata cioè alla manutenzione della fabbrica e suppellettile e tutto altro di necessità". "Per il decoro, culto e ufficiature si credesse espediente dall'Eccellentissimo Vescovo pro tempore erigere detta chiesa o Cappella in parrocchiale ne sia in piena facoltà di farlo e di rimuovere a tal effetto ogni ostacolo anche della Confraternita ".

Il Signor Vicario foraneo per la esecuzione:
A.M. Rinaldi Vicario Generale.

Arcangelo Cappelletti nello stesso tempo concesse in uso di proprietà alla Confraternita della Morte di Norma la cappella già esistente per poterla ingrandire.

L'accettazione avvenne da parte del Vicario Foraneo e del Signor Alessandro S. Paolo superiore (della confraternita?).

Le pagelle d'iscrizione dei Confratelli nel 1816 recano il titolo di Confraternita di S. Maria del Carmine, perché la prima cappella edificata dal Cappelletti era dedicata alla Madonna del Carmine e Suffragi; ma il titolo di Confraternita della Buona Morte o della Morte e Orazione è rimasto sempre in vigore.

Arcangelo Cappelletti lasciò 800 scudi per l'ingrandimento della cappella e nel 1851 fu messa la prima pietra e l'onore di coniare delle monete commemorative fu dato al Cav. Francesco Jucci, genero del defunto Giacomo Viani il quale aveva lasciato alla medesima Confraternita 400 scudi con l'obbligo di fare celebrare delle SS. Messe per sé e famiglia con il fruttato.

Capomastro dei lavori fu Marco Scipione di Velletri.

Fu demolita la prima cappella eretta dal Cappelletti; la costruzione durò parecchi anni e fu ultimata nel 1880 col solo altare Maggiore.

Questo bellissimo altare di marmo con colonne ben tornite era nella chiesa di S. Antonio in Cisterna e fu donato dal Duca Don Michelangelo Caetani.

Si narra che quest'altare fu ottenuto per mezzo di Annibale Felici da Onorato Caetani e ornava la casa di Antonio Seniore presso Cisterna.

Il quadro dell'altare rappresenta la B. Vergine del Carmine la quale assiste con la sua materna tenerezza, moribondi e libera le anime sante del Purgatorio.

Reca in mano lo Scapolare o Abitino, il segno della consacrazione a Lei da parte dei cristiani. Fu donato da Grazia Viani.

Le campane furono costruite dal Signor Cacciussillano di Frosinone e furono benedette e poste in opera molto prima che la chiesa fosse ultimata.

Nel 1863 a Norma il Signor Luigi Tuschi morendo legava per testamento il suo patrimonio stabile alla Congregazione del Preziosissimo Sangue fondata da S. Gaspare del Bufalo, con alcune condizioni, tra le quali oltre la celebrazione di varie Messe e cerimonie liturgiche c'era anche l'obbligo di fondare a Norma una residenza di detta Congregazione con almeno due sacerdoti dentro sei anni dopo la sua morte.

Nel caso che la Congregazione non avesse accettato l'invito di aprire una propria casa a Norma, il patrimonio del Tuschi sarebbe passato alla nuova Chiesa della Morte con tutti gli obblighi già detti.

Il Rev.mo Padre, Don Giovanni Martini, Direttore Generale della Congregazione del Preziosissimo Sangue convocato il suo Consiglio stabilì di rinunciare al testamento, perché gravato da numerose contestazioni e pendenze; ringraziò la Confraternita dell'invito.

La Chiesa Nuova entrò in possesso dell'eredità Tuschi con atto pubblico del notaio Americo Petriconi l'8 giugno 1864.


Da un punto di vista architettonico la Chiesa Nuova è in stile neoclassico come si usava all' l'epoca.

Nei tempi passati davanti alla chiesa c'erano degli alberi di acacia, soprattutto in tempo di fioritura, davano un bel contrasto di verde al colore rosato della chiesa.

Poi con le aumentate esigenze della popolazione si sentì il bisogno di aggiungere due navate laterali, che certamente mastro Scipione velletrano non aveva previsto; si tolsero per urgenti motivi di transito carrabile i due filari di acacia che comprendevano la parte centrale e l'architettura della facciata ne ha terribilmente sofferto.

Si è distinto nel rettorato della Chiesa Nuova, Don Gaetano Prosseda, sacerdote, che ne curò con scrupolosità e a lungo gli interessi spirituali e materiali.

Il rettore Don Vincenzo Mancini ha fatto eseguire negli anni passati importanti lavori come opere di decorazione, di restauro e un pregiato pavimento di marmo.



Attualmente la Chiesa del Carmine è chiusa, in attesa di un restauro.


Le foto che seguono descrivono lo stato della chiesa in fase di restauro.




















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