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Norma

NORMA

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NORMA IL BALCONE DEI LEPINI





Costruita sulla "tribuna d'onore" di quell' incantevole teatro naturale formato dai Monti Lepini nel versante che si affaccia sulla pianura pontina, Norma si erge, imponente, sulla cima della caratteristica " rave", la quale si stacca all'improvviso, a picco, dall'ultima estensione della catena montuosa.



Norma veduta dalla rave



Per arrivare a Norma si deve percorrere la strada provinciale "norbana", che si arrampica per i tornanti del monte e che la collega, con i maggiori centri della pianura pontina.

L'attuale centro abitato, è di origine medioevale, sorge a poca distanza dall'antica città di Norba, verso la quale si è andato progressivamente sviluppando dalla seconda metà del secolo scorso con un notevole aumento negli ultimi anni.

Dal 1850 in poi, infatti, cominciarono a essere costruite delle nuove abitazioni fuori della cerchia muraria medievale, lungo la quale si aprivano due porte: una più piccola, "Porticina", che assegna il nome a un "quartiere" del paese e che guarda verso Sermoneta e Bassiano; l'altra, la maggiore, si trova a "Taloccio", proprio all'inizio della parte nuova, in un posto ancora denominato "iarco la porta" (l'arco della porta).

La costruzione di queste abitazioni, ha dato origine all'attuale via del Corso, il cuore della Norma attuale.



La Porticina




La Porticina



Il vecchio centro abitato di Norma ha le caratteristiche proprie di un paese medievale di collina: strade strette, tortuose e ripide, le case sono state costruite l'una accanto all'altra in un'ideale stretta difensiva, e, nel punto più alto, la chiesa parrocchiale della SS. Annunziata e l'antico castello.


Discesa ex Barone con veduta del campanile della Chiesa della S.S. Annunziata





Via Nazionale



La parte nuova, è pianeggiante e spaziosa, come capita di rado di trovare nei centri vicini.

Norma è circondata e protetta dai Monti Lepini, principalmente, dalle cime dei monti Lupone, Gorgoglione, Arrestino, Capreo e della Noce.




Il Monte Capreo



Nelle belle giornate è possibile vedere le isole pontine



Il clima, per la relativa vicinanza al mare, è particolarmente mite e asciutto.
Esso consente lo sviluppo di tutta la tipica vegetazione mediterranea: querce, lecci, pioppi, carpini, castagni, lucini, mandorli, ciliegi, fichi nostrani, fichi d'India, lentischi, ginestre, mirti.

Fra la tanta vegetazione del territorio di Norma vivono ancora numerose specie di animali, che sono però ridotte, a volte, a pochi esemplari. Vivono uccelli quali i corvi imperiali, la poiana, l'astore, il falco pellegrino, il capovaccaio, il codirosso, il passero solitario e tanti altri, meno rari ma sempre interessanti.

Fra i mammiferi oltre le note razze di animali domestici che sono allevati a fini economici (bovini, equini, ovini e caprini) è ancora possibile incontrare
il tasso, la faina, la donnola, la puzzola, l'istrice (divenuto molto raro), la volpe, il riccio, la lepre e il cinghiale.

In pianura alle pendici di Norma, intorno al lago di Ninfa, c'è un territorio noto per la sua eccezionale bellezza ed elevatissimo interesse floro-faunistico, in questo luogo splendido e affascinante, costituisce anche il meraviglioso esempio di conservazione naturale, dove vivono uccelli e mammiferi tipici delle paludi e dei laghi.




Lago di Ninfa



L'ambiente lacustre e la
vegetazione riparia offrono riparo e ospitalità a gallinelle d'acqua, tuffetti, folaghe, aironi rossi,porciglioni, usignoli di fiume e al passero solitario.

Il laghetto di Ninfa, presso l'omonima sorgente, da cui parte il fiume dello stesso nome, fornisce acqua a Norma, Bassiano, Sermoneta e Latina.

Le sorgenti nel territorio Normese sono l'Acquaviva, la cui acqua è utilizzata per abbeverare gli animali che pascolano nelle zone montane e la Fota la cui acqua, una volta arrivava nel paese e sgorgava alla fontana di piazza Caio Cestio.



La fontana di piazza Caio Cestio all'inizio del 1900


Nei tempi passati Norma ha sempre tratto le proprie risorse dall'agricoltura, dalla pastorizia, dalle raccolte abbondanti delle olive, delle castagne, dei funghi, specialmente porcini e dalle attività artigianali ad esse collegate; oggigiorno diverse attività si sono ridotte o addirittura scomparse perché non assicuravano redditi sufficienti al sostentamento delle famiglie.

Le attività scomparse sono, i bottai, i bastai, gli ombrellai e i piattai invece quelle che si sono ridotte sono i falegnami e i fabbri.

Negli anni passati, con queste ridotte possibilità di reddito molti normesi sono emigrati in vari paesi d'oltre oceano e nei paesi europei, altri hanno cercato e trovato lavoro nei vicini paesi o città della pianura.

Il turismo, benché in questi ultimi anni abbia avuto un certo incremento, è ancora un fenomeno in via di espansione.


Meritevoli di una visita sono: il centro storico, la chiesa parrocchiale della S.S. Annunziata (elevata a Santuario della Madonna del Rifugio nell'anno 1967) dove si possono ammirare interessanti affreschi, gli scavi archeologici dell'Antica Norba, il museo civico archeologico, il museo della cioccolata, unico nel suo genere in Italia presso la sede dell'industria Antica Norba.



Chiesa della S.S. Annunziata




Entrata del Museo Civico Archeologico



A Norma sono state realizzate importanti strutture ricettive come:

L'Hotel Villa del Cardinale.

Il centro sportivo polivalente con 3 piscine di cui 1 con idromassaggio, 1 palestra polivalente, 1 centro fitness con organizzazione di corsi, 1 campo da calcetto, 1 campo di beach volley.

Il nuovo campo di calcio in erba sintetica.

Il centro ippico dove si praticano corsi di equitazione annuali, escursioni a cavallo, trekking, ippoterapia, pensione ai cavalli.

Grazie alla bellezza del suo territorio, la cittadina intende garantire ai suoi abitanti una buona qualità di vita e offrire ai visitatori un soggiorno tranquillo e sereno.


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